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lunedì 20 febbraio 2017

Lidan Wax pot + cera Naturaverde bio

È abitudine di ciascun buon orso bruno, per confondersi in questo mondo di umani, rendersi un po ’ meno orso ed un po’ più umano attraverso la depilazione.
A questo scopo vorrei presentarvi una nuova new entry per me: lo scaldacera Lidan Wax pot.



È uno scaldacera piuttosto economico e che potete facilmente trovare su ebay o amazon ad un prezzo davvero molto piccolo: sui 13-14 €. Io l’ho preso su ebay spendendo 20€ circa, inclusa spedizione, rullo di strisce in tnt, un barattolo di cera depilia e un pacchetto con 50 bastoncini stendicera. Avrei volentieri comprato solo scaldacera+bastoncini, ma la combinazione su internet è praticamente inesistente e comprare solo i due separatamente sarebbe risultato più dispendioso che comprare il kit completo. E si sa che noi paladine teniamo al risparmio.

Mi è arrivato con un foglietto di istruzioni praticamente inutile ed in cui, in sostanza, si dice che bisogna impostare il regolatore su “HI” per 15-20 minuti ma ricordarsi di abbassarlo su “medium” prima di stendere la cera sulla pelle. Considerate che l’ho acceso appena sveglia, posizionandolo in bagno ed assicurandomi che si fosse accesa la spia rossa e poi sono andata in cucina a fare colazione. Mentre ero in cucina sentivo dei “tlick tlick”, come se lo scaldacera si stesse spegnendo e riaccendendo in continuazione. Panico. Vado in bagno ed effettivamente vedo la spia spenta. Panico bis.
Ho fatto di tutto: riposizionato il regolatore su off e poi di nuovo su on, staccato la spina, cambiato la spina, cambiato presa e portato in cucina e niente, tutto come prima. Toccando l’esterno comunque sentivo che era caldo… quindi, mentre mi accingevo ad abbozzare un messaggio per il venditore ebay per dire che il prodotto non funzionava, ho voluto dargli un’altra mezz’ora di tempo per vedere se la cera si sciogliesse.
Ed effettivamente si è sciolta. Quindi suppongo che la spia si accenda quando la temperatura impostata non è stata raggiunta, si spegne quando la raggiunge e si riaccende per raggiungerla di nuovo.
Quindi, se avete intenzione di comprarlo anche voi, non andate nel panico come me se vedete che la spia si spegne: dovrebbe essere tutto normale.





(Ecco il maledetto pulsante rosso/non rosso acceso e spento nel giro di 1 minuto che mi ha fatto prendere un colpo)


Come vi dicevo, la cera inclusa nel pacchetto era di marca depilia, una di quelle classiche cere con la paraffina dentro, e considerando che ho fatto l’acquisto soprattutto per sostituire le strisce Lycia verdi (che sono bio) per il viso (che è sensibile e si arrossa in un attimo), sono volata da acqua e sapone a comprare una cera senza schifezze che avevo intravisto qualche giorno prima: il barattolo da 400ml di cera liposolubile di Naturaverde bio.




Il prezzo mi sembra sia all’incirca sui 6 €.
Consiglio: prima di aprirla non conservate il barattolo di cera a testa in giù o su un lato che poi vi finisce sul tappo in alluminio e vi ritroverete come la sottoscritta a cercare di separare la cera dal tappo quando lo tirerete via (senza riuscirci, e poi dovrete buttarlo con la cera attaccata… eh sì, se ve lo state chiedendo sono un disastro di orso bruno).

Sul barattolo è specificato di far sciogliere la cera per un’ora, ma mezz’ora è stata sufficiente. Rispetto alla ceretta che utilizza l’estetista (che tanto in genere è sempre con la paraffina dentro) l’ho trovata un po’ più densa (ma calcolate che potrebbe benissimo essere l’incapacità di acchiapparla bene con la spatola a farmi scrivere… o magari il fatto che non l’ho fatta sciogliere per un’ora come consigliato) e forse per questo ho avuto all’inizio un po’ di difficoltà nello stenderla. Tuttavia, una volta presa la mano, è andata abbastanza bene. La cera l’ho trovata molto delicata sul viso e non mi ha dato particolarmente fastidio durante gli strappi, anzi. Ed io sono del tipo che sobbalza ad ogni strappo. Sicuramente molto meglio di quella a freddo e meno dolorosa (considerate però che la tollerabilità più all’una o all’altra è soggettiva), ma non mi ha risparmiato gli arrossamenti (ma come dicevo io divento bordeaux con molto poco). Evitate però di ripassarla più volte nello stesso punto e se proprio c’è qualche pelazzo che non vuole andarsene, usate la pinzetta: gli strappi sono comunque un trauma per la pelle e metterla e tIrare, rimetterla e tirare di nuovo ve la irrita e c’è il rischio che vi vengano piccole crosticine. Ve lo posso garantire perché ho provato anche questo. In questo caso usate il prodotto dei miracoli per rinfrescarvi e calmare la pelle: il gel d’aloe vera.

Per eliminare i residui di cera mi sono affidata all'olio dopocera della stessa marca che fa egregiamente il suo dovere e che è di facile reperibilità. Il flaconcino è un po' piccolino...
ma potete usare un qualsiasi olio, come ad esempio quello di mandorle dolci, per questo scopo.

Ricapitolando, il giudizio finale quindi è sicuramente positivo. La cera è una valida alternativa per le ecobio addicted che un po’ per pigrizia  (io) ed incapacità  (io) non riescono a farsi la cera naturale in casa con zucchero e miele od altri ingredienti proposti dalle più esperte (io ho rinunciato dopo che il miele mi si stava appiccicando al bicchiere di vetro in cui stavo cercando di sperimentare... ma ho già detto da qualche parte che sono un  disastro?). Quanto allo scaldacera è un acquisto che consiglio a prescindere, in quanto il risparmio nel lungo periodo (rispetto all'estetista o alle strisce già pronte) è notevole. 

Se avete domande non esitate a farle nei commenti che vi rispondo con piacere.
A presto!

Berry

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Ciao a tutte le paddine che ci seguono! I'm back! Ebbene si più felice che mai sono qui per parlarvi del mio ultimo acquist...